Castelli, forti e batterie – Custodi della storia tra terra e mare
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Castelli, forti e batterie raccontano una Liguria inedita, dove l’architettura difensiva rivela secoli di storia e trasformazioni. Cinque itinerari tematici ti guideranno tra mare e collina, alla scoperta di un patrimonio unico: ogni tappa è un incontro con la memoria, il paesaggio e l’identità più profonda del territorio.
Difesa, controllo, potere: la geografia militare della Liguria di Levante
Lungo la costa tra Porto Venere e Levanto, castelli, forti e torri raccontano una storia di confini contesi e strategie difensive. Questa porzione di Liguria è un’importantissima cerniera naturale tra mare ed entroterra, un territorio difficile da penetrare via terra ma esposto agli attacchi dal mare. A partire dall’VIII secolo, di fronte alle incursioni saracene e normanne, le comunità iniziarono a costruire castelli e strutture fortificate in posizioni elevate, collegate da sentieri interni sicuri.
Nel medioevo la rete difensiva si ampliò: sotto la spinta della Repubblica di Genova vennero costruiti bastioni, torri e cinte murarie a protezione dei borghi. Il castello rappresentava ben più di una struttura militare, era un simbolo di controllo politico, un elemento centrale nella geografia della riviera.
Nel XIX secolo, la costruzione dell’Arsenale Militare della Spezia trasformò radicalmente il territorio, segnando l’inizio di una nuova geografia militare che, tra le due guerre mondiali, portò all’adattamento delle architetture difensive alle esigenze belliche moderne, con la realizzazione di batterie antiaeree, stazioni semaforiche e presidi costieri.
Oggi, questo sistema diffuso di architetture difensive racconta la lunga e continua relazione tra uomo e territorio, in cui la necessità di difesa ha plasmato il paesaggio e la memoria collettiva.
I 5 Itinerari
I custodi del mare: tra il Castello di Levanto e quello di Monterosso
5 ore
La Via dei Castelli: un itinerario tra riviera e storia
2 giorni
Le origini della Spezia
4 ore
Tra costa e collina: dal Varignano a Biassa
4 ore
L’Isola Palmaria e il Porto di Venere
7 ore
La tua guida tra paesaggio e architetture difensive
Per aiutarti a esplorare il sistema fortificato dell’area abbiamo realizzato una mappa dedicata. Scaricala per scoprire i cinque itinerari tematici che ti condurranno in luoghi carichi di storia, dove le architetture difensive si fondono con il paesaggio naturale e culturale.
Approfondisci
Repertorio degli studi esistenti e del patrimonio bibliografico sul tema delle architetture difensive
Il sito UNESCO di Porto Venere, Cinque Terre e isole (Palmaria, Tino e Tinetto) è stato iscritto nella Lista UNESCO nel 1997 per le sue qualità di paesaggio culturale formato da beni tra i quali, tuttavia, l’architettura difensiva non era compresa. Il riconoscimento di tale patrimonio come elemento caratterizzante del paesaggio è sorto dalla comunità locale in funzione della riscoperta di un passato testimoniato da concrete tracce materiali sul territorio.
La riscoperta dell’architettura difensiva è legata al tema del restauro dei monumenti. Fin dai primi del Novecento gli studiosi locali hanno compiuto sui manufatti indagini che tuttora costituiscono la base della conoscenza sul tema.
Gli eventi della seconda guerra mondiale hanno causato una sorta di damnatio memoriae per le architetture militari la cui riscoperta è stata molto spesso collegata a progetti di riuso e di riapertura al pubblico.
La produzione bibliografica che ha accompagnato tali vicende è articolata in diversi tipi di opere, dallo studio accademico alla guida per i visitatori; di tale repertorio, fino ad oggi non esaminato sistematicamente, si è dato conto nella ricerca sviluppata in questo progetto di valorizzazione.