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Naviga itinerario – giorno 1

Itinerario B

Naviga itinerario – giorno 1

Itinerario B

La Via dei Castelli: un itinerario tra riviera e storia

Info

Percorso: Porto Venere – Campiglia – Riomaggiore – Corniglia – Vernazza – Monterosso

Difficoltà: Itinerario da fare a piedi, difficoltà E (escursionistico)

Durata: 2 giorni

Periodo: tutto l’anno (si consiglia in inverno di evitare i periodi troppo freddi, in estate le giornate più calde). È importante informarsi preventivamente sulle condizioni meteo: in caso di allerta gialla/arancione i sentieri del Parco non saranno accessibili.

Partenza: Piazza Giacomo Bastreri, Porto Venere

Arrivo: Centro storico, Monterosso

Come raggiungere il punto di partenza

  • Con i mezzi pubblici: prendere il treno fino alla Stazione Ferroviaria della Spezia Centrale (per consultare gli orari e prenotare il biglietto clicca qui).

Dalla stazione ferroviaria raggiungere la fermata dell’autobus “Mercato Nord” in Corso Cavour – a circa 10 minuti a piedi dalla stazione – e prendere l’autobus 11/P.
Il biglietto dovrà essere acquistato in una tabaccheria/chiosco (costo 3€). L’autobus fa la prima corsa alle 5 am e l’ultima alle 23.30 (11.30 pm) con una frequenza media di circa 15 minuti. In meno di mezz’ora di viaggio sarete a Porto Venere.

  • Con il battello: prendere il treno fino alla Stazione Ferroviaria della Spezia Centrale (per consultare gli orari e prenotare il biglietto clicca qui). Dalla stazione ferroviaria raggiungere la biglietteria dei battelli situata alla Banchina Thaon di Ravel, attraversando il centro storico della città (circa 15 minuti a piedi) e prendere il battello Linea 01 Golfo della Spezia (biglietto andata-ritorno 15€ a persona). Qui gli orari dei battelli e le condizioni del mare in tempo reale.
  • Con l’auto: prendere l’uscita autostradale per La Spezia-Santo Stefano Magra, raggiungere il centro città e seguire le indicazioni fino a Porto Venere. Qui tutte le informazioni e le tariffe per parcheggiare nei pressi del punto di partenza.

Da sapere:

L’itinerario è pensato per essere percorso con abbigliamento adeguato e scarpe da trekking;

PORTO VENERE
Piazza Giacomo Bastreri
Torre Capitolare e Mura*

L’ingresso al borgo è vigilato dalla Torre Capitolare, costruita nella seconda metà del XII secolo e giunta fino a noi conservando quasi intatta la propria fisionomia.

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Torre Capitolare e Mura / *Accessibile

La torre fu costruita nella seconda metà del XII secolo in concomitanza all’ampliamento delle mura del borgo da parte dei genovesi. Alta circa 30 metri, si collega alle mura merlate del borgo, che proseguono fino al Castello Doria, intervallate da altre due torri, da cui lo stemma del comune di Porto Venere, caratterizzato da tre torri. Da un monumentale varco nelle mura si entra nella strada principale della Porto Venere medievale, oggi denominata Via Capellini, che conduce fino al promontorio di San Pietro.

Chiesa di San Pietro

Ci si dirige verso Calata Doria, la passeggiata lungomare, per raggiungere l’affascinante Chiesa di San Pietro, incastonata su uno sperone roccioso a picco sul mare. Ai piedi della scalinata che conduce alla chiesa, merita una visita la famosa “Grotta Byron” intitolata al celebre poeta che – si dice – abbia soggiornato a Porto Venere.

Castello Doria, Porto Venere*

Si prosegue verso il Castello Doria (biglietto a pagamento, in loco, 5€), un’architettura difensiva che, oltre a essere punto di interesse culturale, offre una spettacolare vista panoramica, che la rende una meta imperdibile per chi visita Porto Venere.

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Castello Doria, Porto Venere / *Accessibile

Fortezza a pianta pentagonale, viene citato per la prima volta in un documento del 1139. Il castello è composto da due parti distinte, posizionate a livelli diversi e racchiuse da mura: una è risalente al XV secolo, e aveva la funzione di salvaguardare da eventuali incursioni provenienti dai monti alle spalle di Porto Venere; l’altra fu costruita due secoli dopo con lo scopo di difendere il fortilizio dai colpi dell’artiglieria, che nel frattempo era divenuta determinante nella guerra moderna.

Sentiero dell'Infinito

Dal retro del Castello Doria parte lo splendido “Sentiero dell’infinito” (sentiero 1 AV5T), un tragitto di circa 12 km, percorribile in 5-6 ore di cammino, che collega Porto Venere a Riomaggiore. Questa è indubbiamente la parte più impegnativa del percorso: è importante, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno, essere muniti di attrezzatura adeguata e una buona scorta d’acqua.

Il primo tratto del sentiero è sicuramente quello più duro: una lunga scalinata irregolare si snoda attraverso la macchia mediterranea, regalando scorci mozzafiato su Porto Venere e il suo mare. Superato un breve tratto asfaltato (deviazione per il Forte Muzzerone) il percorso diventa più semplice.

Campiglia

Dopo circa 2 ore di cammino si raggiunge Campiglia, un piccolo borgo a 400m slm, da cui si gode di una vista straordinaria che spazia fino alle Alpi Apuane. Nel borgo sono presenti alcuni bar e un piccolo alimentari, perfetti per una pausa rigenerante, un meritato premio per lo sforzo compiuto.

Da Campiglia si diramano diversi percorsi che conducono a Riomaggiore attraverso il Colle del Telegrafo. Seguendo il sentiero 535 si incrocia la strada carrozzabile per Schiara, per poi imboccare un tratto in salita che conduce al solco di Nozzano, dove si trova l’omonima Fontana realizzata dall’esercito napoleonico nel 1805.

Colle del Telegrafo

Tornando sulla strada principale si seguono le indicazioni verso Colle del Telegrafo e, dopo un’ulteriore salita immersa nel verde, si raggiunge la vetta a 516m slm, il punto più alto dell’itinerario, che domina su tutto il Golfo della Spezia. Sulla cima troverete un ristorante con vista, sosta ideale prima di intraprendere la discesa.

Santuario della Madonna di Montenero

Dal Colle del Telegrafo bisogna prendere la strada carrozzabile (a traffico limitato) della Via dei Santuari. Dopo un primo tratto iniziale pianeggiante, il percorso prosegue con una ripida discesa panoramica sul mare, che conduce all’imbocco del sentiero per Montenero.

Continuando lungo una discesa più dolce, si raggiunge il Santuario della Madonna di Montenero, da cui si apre un panorama straordinario: lo sguardo abbraccia Porto Venere, le Cinque Terre e, nelle giornate limpide, arriva fino alla Corsica e all’arco delle Alpi Marittime. L’area, ben attrezzata, dispone di tavoli, acqua potabile e servizi igienici.

Castello Turcotti*

Dal lato ovest del Santuario parte la “Via Grande”, una discesa agevole che costeggia la strada panoramica e conduce al borgo di Riomaggiore. Il percorso attraversa suggestivi filari di vite e offre scorci spettacolari sul paese. Giunti in prossimità del Cimitero di Riomaggiore bisogna seguire la strada provinciale e proseguire lungo Via De Gasperi fino a raggiungere il Castello di Riomaggiore, costruito dai marchesi Turcotti nel 1260. Il castello è visitabile (qui gli orari e le tariffe) e presenta alcune esperienze interattive, come la possibilità di effettuare tour in Virtual Reality.

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Castello Turcotti / *Accessibile

Il castello, costruito dalla famiglia feudale di origine longobarda degli Obertenghi, rappresenta il primo insediamento difensivo di Monterosso. Successivamente, sotto il dominio della Repubblica di Genova, il castello fu fortificato per proteggerlo dagli attacchi saraceni. Nel XVI secolo il castrum divenne una pedina strategica per il controllo del territorio da parte della Repubblica.

RIOMAGGIORE
Centro Storico

La prima giornata dell’itinerario si conclude qui, ma vale la pena dedicare un ultimo sforzo a una passeggiata nel pittoresco borgo di Riomaggiore. Per il pernottamento si consiglia di scegliere di soggiornare a Riomaggiore, alla Spezia (prendendo il treno da Riomaggiore), oppure di raggiungere in treno Corniglia, che sarà il punto di partenza per la giornata successiva.

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CORNIGLIA
Stazione Ferroviaria

Partendo dalla stazione di Corniglia ci si dirige verso la Scalinata Lardarina per arrivare nel centro abitato, “arroccato” a circa 100m slm.

Torre Genovese

Nelle viuzze che si diramano dalla via principale del paese, si scovano scorci che conservano l’anima più autentica del borgo, come la Torre dei Genovesi, situata nel cuore del centro storico e da cui è possibile godere di una incantevole vista sul mare e sulla costa in direzione di Manarola.

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Torre Genovese

Torre cilindrica medievale costruita nel 1556 come punto di avvistamento e parte del sistema di difesa costiero genovese. Oggi rappresenta l’unica rovina rimasta di quel complesso, un tempo eretto per proteggere il borgo dagli attacchi via mare.

Sentiero Verde-Azzurro

Terminata la visita del borgo dovrete imboccare Via Serra e seguire le indicazioni per sentiero SVA 2 in direzione Vernazza. L’accesso al sentiero richiede la Cinque Terre Card (qui tutte le informazioni). La durata del percorso è di circa 1 ora e 30 minuti. Superato il primo punto di controllo, il sentiero scende dolcemente tra uliveti e filari di vite, per poi risalire lungo una comoda mulattiera che conduce a un punto panoramico.

Vernazza

Proseguendo lungo un tratto pianeggiante e scendendo una ripida scalinata si viene catapultati direttamente nel cuore di Via Roma, la strada principale di Vernazza. Il borgo, incastonato sugli scogli che si affacciano sul Mar Ligure, è un mosaico di case colorate che si arrampicano sulla collina.

Chiesa di Santa Maria di Antiochia

Svoltando a sinistra, in direzione del mare, si raggiunge la pittoresca spiaggetta dei pescatori e la suggestiva Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, affacciata direttamente sul caratteristico porticciolo roccioso.

Castello Doria, Vernazza*

Dal porticciolo, guardando il mare, si continua lungo le scale sulla sinistra e, dopo aver percorso le strette stradine che si arrampicano tra le case, si raggiunge il Castello Doria, che domina il panorama del borgo. La visita del castello è a pagamento (2€ a persona) ma la vista dalla cima della sua torre, costruita su una solida rocca a circa 70m slm, è un’esperienza imperdibile.

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Castello Doria, Vernazza / *Accessibile

Costruito su uno sperone roccioso con una pianta irregolare adattata alla conformazione del terreno, fu menzionato per la prima volta nel XIII secolo. Il complesso comprende il Castello e la Torre Belforte, progettata originariamente come punto di avvistamento.

Durante la II° Guerra Mondiale il castello fu utilizzato dalle forze tedesche come postazione contraerea. Negli anni ’50 è stato oggetto di un intervento di riqualificazione che lo ha reso accessibile ai visitatori.

Sentiero Verde-Azzurro

Dopo la visita al Castello si torna su Via Roma e, dal lato opposto rispetto alle scalinate di arrivo a Vernazza, si prende il sentiero SVA 2 in direzione di Monterosso (l’accesso al sentiero richiede la Cinque Terre Card). Questo percorso, abbastanza semplice, si snoda attraverso la tipica macchia mediterranea che, di tanto in tanto, lascia spazio a scorci panoramici. Il tratto più duro è quello alla fine del percorso, una ripida scalinata che porta al borgo di Monterosso.

Punta Corone

Poco prima di entrare nel paese, nei pressi della piscina dell’Hotel Porto Roca, si consiglia una breve deviazione verso la scogliera di Punta Corone. Qui si può visitare una postazione di avvistamento antiaerea risalente alla Seconda Guerra Mondiale e godere di una vista unica sul borgo antico di Monterosso, osservato da una prospettiva inconsueta.

Monterosso

Il sentiero lastricato prosegue diventando strada carrozzabile – Via Corone prima e Via Fegina poi – e porta fino al centro storico di Monterosso. Poco prima dell’ingresso alla galleria pedonale per Fegina, dovrete prendere la scalinata sulla destra.

Castello degli Obertenghi e Convento Frati Cappuccini

Dopo un breve tratto pianeggiante e un’altra scalinata, si arriva al Convento dei Frati Cappuccini, presso cui si trovano le rovine del castrum, attualmente oggetto di progetti di recupero, come il restauro della Torre Rotonda, la più antica torre di avvistamento del castello, e la creazione del “Giardino Botanico delle Cinque Terre”.

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Castello degli Obertenghi

Il castello, costruito dalla famiglia feudale di origine longobarda degli Obertenghi, rappresenta il primo insediamento difensivo di Monterosso. Successivamente, sotto il dominio della Repubblica di Genova, il castello fu fortificato per proteggerlo dagli attacchi saraceni. Nel XVI secolo il castrum divenne una pedina strategica per il controllo del territorio da parte della Repubblica.

MONTEROSSO
Centro Storico

Conclusa la visita, si scendono le scale del Convento e si continua lungo il sentiero lastricato per raggiungere Torre Aurora, un’altra delle torri di avvistamento che proteggevano il Castello degli Obertenghi. Da qui la strada riconduce facilmente verso il centro storico, ma si può proseguire e, tenendo il mare sulla sinistra, si raggiunge la passeggiata di Fegina che in pochi minuti porta alla stazione ferroviaria.

Variante

La sezione dell’itinerario che attraversa le Cinque Terre include due dei percorsi più famosi della zona. Per godere appieno dell’esperienza e non incorrere in situazione di sovraffollamento si consiglia, nei mesi tra maggio e settembre, di percorrere la “Via dei Santuari”.

Dopo aver terminato la visita di Corniglia prendere Via Serra e, arrivati all’incrocio di sentieri che porta anche al SVA2, seguire le indicazioni per Cigoletta. Il sentiero, in salita, attraversa la macchia mediterranea e arriva fino alla cima di Cigoletta, una collina a 611m slm, il punto più alto del Parco Nazionale Cinque Terre. Da Cigoletta il sentiero scende al paese di San Bernardino, da cui si può godere di una vista unica su Corniglia. Nel paese si trova il Santuario della Madonna delle Grazie, edificato agli inizi del ‘900 sul fianco del monte in sostituzione di una cappella attestata fin dal 1584.

Da San Bernardino parte una ripida discesa che in quaranta minuti porta a Vernazza. Il sentiero si snoda attraverso il percorso a pagamento del SVA ma è possibile utilizzarlo gratuitamente scendendo verso il borgo.

Conclusa la visita di Vernazza bisognerà superare la stazione ferroviaria e seguire le indicazioni verso Monterosso/Santuario di Nostra Signora di Reggio, imboccando la scalinata del sentiero 508. La strada sale gradualmente e porta a scoprire scorci suggestivi su Vernazza. A circa metà strada si trova il Santuario di Nostra Signora di Reggio, immerso in un bosco di lecci e cipressi secolari, dove si può trovare ristoro a una fresca fontana. Il sentiero prosegue in leggera salita fino ad arrivare al Santuario di Nostra Signora di Soviore, una delle chiese più antiche della Liguria. L’ampio piazzale ombreggiato con punto ristoro è ideale per una sosta. Dal Santuario parte poi un’agevole mulattiera che porta fino al centro storico di Monterosso.

Gli altri itinerari

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Itinerario A

I custodi del mare: tra il Castello di Levanto e quello di Monterosso

5 ore – mezza giornata

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Itinerario C

Le origini della Spezia

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Itinerario D

Tra costa e collina: dal Varignano a Biassa

4 ore

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Itinerario E

L’Isola Palmaria e il Porto di Venere

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